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Actualizaciones regulatorias
Sul concetto di “offerte ammesse” ai fini dell’applicazione dell’esclusione...
LA NORMA Come noto, in caso di appalti sotto soglia aggiudicati con il criterio del minor prezzo, l’art. 54, c. 1 e 2 del vigente codice dei contratti pubblici prescrive che: “le stazioni appaltanti, in deroga a quanto previsto dall’articolo 110, prevedono negli atti di gara l’esclusione automatica delle offerte che risultano anomale, qualora il numero delle offerte ammesse sia pari o superiore a cinque” e che “le stazioni appaltanti indicano negli atti di gara il metodo per l’individuazione delle offerte anomale, scelto fra quelli descritti nell’allegato II.2”. [[CASESTUDY]] IL FATTO Alla procedura negoziata partecipano 5 offerenti: la controinteressata aveva presentato il maggior ribasso, e la ricorrente il secondo maggior ribasso. Successivamente, a seguito di una verifica delle offerte economiche, erano stati richiesti d...
LA NORMA Come noto, in caso di appalti sotto soglia aggiudicati con il criterio del minor prezzo, l’art. 54, c. 1 e 2 del vigente codice dei contratti pubblici prescrive che: “le stazioni appaltanti, in deroga a quanto previsto dall’articolo 110, prevedono negli atti di gara l’esclusione automatica delle offerte che risultano anomale, qualora il numero delle offerte ammesse sia pari o superiore a cinque” e che “le stazioni appaltanti indicano negli atti di gara il metodo per l’individuazione delle offerte anomale, scelto fra quelli descritti nell’allegato II.2”. [[CASESTUDY]] IL FATTO Alla procedura negoziata partecipano 5 offerenti: la controinteressata aveva presentato il maggior ribasso, e la ricorrente il secondo maggior ribasso. Successivamente, a seguito di una verifica delle offerte economiche, erano stati richiesti d...
MIT: Ricorso a stazione appaltante qualificata
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 27 febbraio 2025, n. 3160 ha risposto al seguente quesito: Un Comune non capoluogo di provincia e non qualificato ai sensi dell'art. 62 del Codice deve appaltare lavori di importo inferiore ad Euro 500.000 finanziati con PNRR. Essendo superato il termine del 30.6.2024 di cui all'art. 1 c. 1 del d.l. 32/2019 (come prorogato dal d.l. 215/2023), può eseguire autonomamente la gara o deve ricorrere ad una stazione appaltante qualificata? [[CASESTUDY]] Risposta aggiornata Con riferimento al quesito posto, si evidenzia che in materia di affidamenti rientranti nel PNRR/PNC, è stato previsto un regime temporaneo di qualificazione ad hoc per le stazioni appaltanti, con l’intento di favorire il processo di aggregazione delle amministrazioni aggiudicatrici e, dunque, la tempestività degli affidamenti, che...
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 27 febbraio 2025, n. 3160 ha risposto al seguente quesito: Un Comune non capoluogo di provincia e non qualificato ai sensi dell'art. 62 del Codice deve appaltare lavori di importo inferiore ad Euro 500.000 finanziati con PNRR. Essendo superato il termine del 30.6.2024 di cui all'art. 1 c. 1 del d.l. 32/2019 (come prorogato dal d.l. 215/2023), può eseguire autonomamente la gara o deve ricorrere ad una stazione appaltante qualificata? [[CASESTUDY]] Risposta aggiornata Con riferimento al quesito posto, si evidenzia che in materia di affidamenti rientranti nel PNRR/PNC, è stato previsto un regime temporaneo di qualificazione ad hoc per le stazioni appaltanti, con l’intento di favorire il processo di aggregazione delle amministrazioni aggiudicatrici e, dunque, la tempestività degli affidamenti, che...
Contratto di avvalimento stipulato con “un soggetto in possesso di titoli di studio...
Accordo quadro con unico operatore economico, dei servizi di progettazione esecutiva, noleggio, realizzazione, allestimenti e successivo smontaggio e disallestimento, di palcoscenico e strutture temporanee. La ricorrente impugna il provvedimento di esclusione della mandataria di costituendo RTI dalla procedura di gara, motivata in ragione della mancata indicazione, nell’ambito dei contratti di avvalimento stipulati, delle risorse strumentali e umane messe a disposizione da parte delle imprese ausiliarie. [[CASESTUDY]] L’avvalimento era relativo alle capacità tecnico-professionali necessarie per lo svolgimento dei servizi di progettazione esecutiva – attinenti all’architettura e all’ingegneria – oggetto di prestazione secondaria. Per la ricorrente occorreva dunque applicare il combinato disposto di cui ai commi 3 e 8 dell’art. 104, essendo il contratto di avvalimento stipul...
Accordo quadro con unico operatore economico, dei servizi di progettazione esecutiva, noleggio, realizzazione, allestimenti e successivo smontaggio e disallestimento, di palcoscenico e strutture temporanee. La ricorrente impugna il provvedimento di esclusione della mandataria di costituendo RTI dalla procedura di gara, motivata in ragione della mancata indicazione, nell’ambito dei contratti di avvalimento stipulati, delle risorse strumentali e umane messe a disposizione da parte delle imprese ausiliarie. [[CASESTUDY]] L’avvalimento era relativo alle capacità tecnico-professionali necessarie per lo svolgimento dei servizi di progettazione esecutiva – attinenti all’architettura e all’ingegneria – oggetto di prestazione secondaria. Per la ricorrente occorreva dunque applicare il combinato disposto di cui ai commi 3 e 8 dell’art. 104, essendo il contratto di avvalimento stipul...
Revisione prezzi ex art. 26 d.l. n. 50/2022: il termine ultimo per l’istanza coincide...
La revisione prezzi prevista all’art. 26, d.l. n. 50/2022 richiede necessariamente la presentazione di un’istanza da parte dell’interessato che dia avvio al procedimento volto ad accertare la sussistenza o meno dei presupposti previsti dalla norma per il riconoscimento della revisione dei prezzi. Ed il termine ultimo per la presentazione dell’istanza coincide con l’emanazione del certificato di regolare esecuzione e non con l’approvazione dello stesso da parte della stazione appaltante. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Tar Lombardia, Sez. IV, 24/03/2025, n. 1025: 9. Le censure sono infondate. 9.1 L’art. 26, co. 1, del d.l. n. 50 del 2022 prevede che «Per fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, nonché dei carburanti e dei prodotti energetici, in relazione agli appalti pubblici di...
La revisione prezzi prevista all’art. 26, d.l. n. 50/2022 richiede necessariamente la presentazione di un’istanza da parte dell’interessato che dia avvio al procedimento volto ad accertare la sussistenza o meno dei presupposti previsti dalla norma per il riconoscimento della revisione dei prezzi. Ed il termine ultimo per la presentazione dell’istanza coincide con l’emanazione del certificato di regolare esecuzione e non con l’approvazione dello stesso da parte della stazione appaltante. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Tar Lombardia, Sez. IV, 24/03/2025, n. 1025: 9. Le censure sono infondate. 9.1 L’art. 26, co. 1, del d.l. n. 50 del 2022 prevede che «Per fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, nonché dei carburanti e dei prodotti energetici, in relazione agli appalti pubblici di...
MIT: Anticipazione del prezzo in caso di consegna parziale dei lavori
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 30 gennaio 2025, n. 3200 ha risposto al seguente quesito: Sono a richiedere se, in caso di consegna parziale dei lavori, l'anticipazione del prezzo debba essere calcolata sull'intero valore dell'appalto o pro quota sulla parte dei lavori consegnata, salvo poi integrare al momento della eventuale consegna della restante parte dei lavori stessi. Ringraziando in anticipo, porgo cordiali saluti. [[CASESTUDY]] Risposta aggiornata Relativamente al tema posto, si rileva che trattasi di istituti afferenti entrambi all’esecuzione ma ad obbligazioni diverse, ovvero l’anticipazione riguarda l’obbligazione del pagamento posto a carico della stazione appaltante, mentre la consegna anticipata concerne l’obbligazione di esecuzione della prestazione a carico dell’appaltatore. Ciò chiarito, com...
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 30 gennaio 2025, n. 3200 ha risposto al seguente quesito: Sono a richiedere se, in caso di consegna parziale dei lavori, l'anticipazione del prezzo debba essere calcolata sull'intero valore dell'appalto o pro quota sulla parte dei lavori consegnata, salvo poi integrare al momento della eventuale consegna della restante parte dei lavori stessi. Ringraziando in anticipo, porgo cordiali saluti. [[CASESTUDY]] Risposta aggiornata Relativamente al tema posto, si rileva che trattasi di istituti afferenti entrambi all’esecuzione ma ad obbligazioni diverse, ovvero l’anticipazione riguarda l’obbligazione del pagamento posto a carico della stazione appaltante, mentre la consegna anticipata concerne l’obbligazione di esecuzione della prestazione a carico dell’appaltatore. Ciò chiarito, com...
Nella giungla dell’accesso agli atti: sull’applicazione dell’art. 36 si sono...
L’odierna Cons. Stato, V, 24 marzo 2025, n. 24 marzo 2025 è la prova provata di quanto poco meditata sia stata l’introduzione nell’ordinamento della nuova disciplina processuale sull’accesso agli atti nella contrattualistica pubblica. Il Collegio, infatti, è stato costretto a dare atto che, in relazione al problema dell’ambito applicativo del rito c.d. super-accelerato introdotto dall’art. 36 del d.lgs. n. 36 del 2023, sono emersi plurimi orientamenti: 1) quello secondo cui il termine breve di dieci giorni di cui all’art. 36, comma 4, d.lgs. n. 36 del 2023 si applica sempre, con decorrenza dalla comunicazione dell’aggiudicazione, anche laddove l’ostensione sia assente o, comunque, parziale, pur senza dare atto delle decisioni assunte sulle eventuali richieste di oscuramento, ravvisandosi, pur in mancanza di una esplicita motivazione, una determinazione implicita sul...
L’odierna Cons. Stato, V, 24 marzo 2025, n. 24 marzo 2025 è la prova provata di quanto poco meditata sia stata l’introduzione nell’ordinamento della nuova disciplina processuale sull’accesso agli atti nella contrattualistica pubblica. Il Collegio, infatti, è stato costretto a dare atto che, in relazione al problema dell’ambito applicativo del rito c.d. super-accelerato introdotto dall’art. 36 del d.lgs. n. 36 del 2023, sono emersi plurimi orientamenti: 1) quello secondo cui il termine breve di dieci giorni di cui all’art. 36, comma 4, d.lgs. n. 36 del 2023 si applica sempre, con decorrenza dalla comunicazione dell’aggiudicazione, anche laddove l’ostensione sia assente o, comunque, parziale, pur senza dare atto delle decisioni assunte sulle eventuali richieste di oscuramento, ravvisandosi, pur in mancanza di una esplicita motivazione, una determinazione implicita sul...
Focus: “Errore materiale nell’offerta economica e potere di rettifica della stazione...
Il TAR Sicilia – Catania, con la sentenza n. 803/2025, ha chiarito che l’errore materiale contenuto nell’offerta economica, anche se riferito agli elementi essenziali come i costi della manodopera, può essere rettificato d’ufficio dalla stazione appaltante, purché risulti immediatamente riconoscibile dal contesto dell’atto e non richieda indagini complesse. La decisione riafferma i limiti e le condizioni per l’emendabilità dell’errore e sottolinea il dovere dell’Amministrazione di attivare, ove necessario, il soccorso procedimentale ex art. 101, comma 3, D.Lgs. 36/2023, per evitare esclusioni sproporzionate e garantire il rispetto del principio di par condicio. Con la sentenza n. 803 del 2025, il TAR Sicilia – Sezione staccata di Catania – ha affrontato una rilevante questione in materia di errori materiali nelle offerte economiche presentate in gara, chiarendo i p...
Il TAR Sicilia – Catania, con la sentenza n. 803/2025, ha chiarito che l’errore materiale contenuto nell’offerta economica, anche se riferito agli elementi essenziali come i costi della manodopera, può essere rettificato d’ufficio dalla stazione appaltante, purché risulti immediatamente riconoscibile dal contesto dell’atto e non richieda indagini complesse. La decisione riafferma i limiti e le condizioni per l’emendabilità dell’errore e sottolinea il dovere dell’Amministrazione di attivare, ove necessario, il soccorso procedimentale ex art. 101, comma 3, D.Lgs. 36/2023, per evitare esclusioni sproporzionate e garantire il rispetto del principio di par condicio. Con la sentenza n. 803 del 2025, il TAR Sicilia – Sezione staccata di Catania – ha affrontato una rilevante questione in materia di errori materiali nelle offerte economiche presentate in gara, chiarendo i p...
Quadro in azienda regionale, no assunzione in un gruppo societario privato se gestito...
Quadro in azienda regionale, no assunzione in un gruppo societario privato se gestito affidamenti Un dipendente, assunto come impiegato quadro presso una società in-house della Regione, il quale esercita competenze gestionali equiparabili a mansioni dirigenziali, non può essere assunto presso la controllante di un gruppo societario privato, quando lo stesso soggetto, negli ultimi tre anni, abbia esercitato verso la società controllata del medesimo gruppo poteri autoritativi e negoziali in modo concreto ed effettivo. In tale situazione si applica il cosiddetto divieto di pantouflage, che preclude, nei tre anni successivi alla cessazione del rapporto di pubblico impiego, la possibilità di svolgere attività lavorativa o professionale in favore dei soggetti privati al ricorrere di specifici presupposti. [[CASESTUDY]] È quanto specifica Anac con il parere anticorruzione dell’...
Quadro in azienda regionale, no assunzione in un gruppo societario privato se gestito affidamenti Un dipendente, assunto come impiegato quadro presso una società in-house della Regione, il quale esercita competenze gestionali equiparabili a mansioni dirigenziali, non può essere assunto presso la controllante di un gruppo societario privato, quando lo stesso soggetto, negli ultimi tre anni, abbia esercitato verso la società controllata del medesimo gruppo poteri autoritativi e negoziali in modo concreto ed effettivo. In tale situazione si applica il cosiddetto divieto di pantouflage, che preclude, nei tre anni successivi alla cessazione del rapporto di pubblico impiego, la possibilità di svolgere attività lavorativa o professionale in favore dei soggetti privati al ricorrere di specifici presupposti. [[CASESTUDY]] È quanto specifica Anac con il parere anticorruzione dell’...
Una gara con più lotti non costituisce una “medesima procedura di affidamento”,...
Sebbene riferita ad appalto bandito in vigenza del D.Lgs 50/2016, la sentenza del Tar Puglia risulta significativa perché si sofferma sulla regola della suddivisione in lotti. La regola della suddivisione in lotti (attuale articolo 58 del Codice) risponde infatti all’esigenza di apertura del mercato ed opposizione alla creazione di posizioni monopolistiche o, comunque, di predominio, obiettivo ritenuto meritevole dal legislatore per la convinzione – che v’è sottesa – che per questa via si possa migliorare l’efficienza del servizio all’utenza e, dunque, in ragione delle stesse preoccupazioni che l’appellante assume a fondamento della sua critica alla regola della suddivisione in lotti (Cons. Stato, sez. V, 20 settembre 2021, n. 6402). [[CASESTUDY]] Infatti, la suddivisione in lotti di una procedura di gara favorisce l’apertura del mercato alla concorrenza, rendendo possi...
Sebbene riferita ad appalto bandito in vigenza del D.Lgs 50/2016, la sentenza del Tar Puglia risulta significativa perché si sofferma sulla regola della suddivisione in lotti. La regola della suddivisione in lotti (attuale articolo 58 del Codice) risponde infatti all’esigenza di apertura del mercato ed opposizione alla creazione di posizioni monopolistiche o, comunque, di predominio, obiettivo ritenuto meritevole dal legislatore per la convinzione – che v’è sottesa – che per questa via si possa migliorare l’efficienza del servizio all’utenza e, dunque, in ragione delle stesse preoccupazioni che l’appellante assume a fondamento della sua critica alla regola della suddivisione in lotti (Cons. Stato, sez. V, 20 settembre 2021, n. 6402). [[CASESTUDY]] Infatti, la suddivisione in lotti di una procedura di gara favorisce l’apertura del mercato alla concorrenza, rendendo possi...
99,9% di ribasso sull’importo assoggettato a ribasso (netto manodopera scorporata):...
FATTO Un bando di gara relativo ad un servizio ad alta intensità di manodopera (nido e centri per l’infanzia) procedeva a scorporare la manodopera dall’importo da assoggettare a ribasso. L’aggiudicataria offre il 99,9% di sconto su detto importo, dichiarando contestualmente un importo della manodopera (ex art. 108) inferiore rispetto a quello individuato dalla stazione appaltante. [[CASESTUDY]] IL GIUDIZIO La seconda graduata ha impugnato il provvedimento di aggiudicazione lamentando che l’aggiudicataria ha proposto un ribasso del 99,9% sull’importo a base di gara, quindi un’offerta inammissibile in quanto fondata su un illegittimo ribasso dei costi della manodopera e, in ogni caso, anomala in quanto non sorretta da idonea giustificazione. LA DECISIONE T.A.R. Emilia Romagna, Parma, I, 20 marzo 2025, n. 111 accoglie il ricorso. Il Collegio ha in primo luogo chiarito la legit...
FATTO Un bando di gara relativo ad un servizio ad alta intensità di manodopera (nido e centri per l’infanzia) procedeva a scorporare la manodopera dall’importo da assoggettare a ribasso. L’aggiudicataria offre il 99,9% di sconto su detto importo, dichiarando contestualmente un importo della manodopera (ex art. 108) inferiore rispetto a quello individuato dalla stazione appaltante. [[CASESTUDY]] IL GIUDIZIO La seconda graduata ha impugnato il provvedimento di aggiudicazione lamentando che l’aggiudicataria ha proposto un ribasso del 99,9% sull’importo a base di gara, quindi un’offerta inammissibile in quanto fondata su un illegittimo ribasso dei costi della manodopera e, in ogni caso, anomala in quanto non sorretta da idonea giustificazione. LA DECISIONE T.A.R. Emilia Romagna, Parma, I, 20 marzo 2025, n. 111 accoglie il ricorso. Il Collegio ha in primo luogo chiarito la legit...
Servizi delle stazioni di sollevamento delle acque reflue, illegittimo l’affidamento...
Servizi delle stazioni di sollevamento delle acque reflue, illegittimo l’affidamento diretto L’affidamento diretto del servizio di gestione e manutenzione delle stazioni di sollevamento delle acque reflue alla società già concessionaria del servizio idrico integrato di una popolosa città di un’importante regione del Meridione è illegittimo, in quanto in palese violazione della disciplina comunitaria e nazionale e dei principi di libera concorrenza e di parità di trattamento tra gli operatori economici. E’ quanto ha accertato Anac con Atto a firma del Presidente approvato dal Consiglio dell’Autorità nell’Adunanza del 3 marzo 2025, a seguito dell’acquisizione di un esposto. La stazione appaltante (un grosso Comune del Sud Italia) - scrive Anac – “ha operato in modo non...
Servizi delle stazioni di sollevamento delle acque reflue, illegittimo l’affidamento diretto L’affidamento diretto del servizio di gestione e manutenzione delle stazioni di sollevamento delle acque reflue alla società già concessionaria del servizio idrico integrato di una popolosa città di un’importante regione del Meridione è illegittimo, in quanto in palese violazione della disciplina comunitaria e nazionale e dei principi di libera concorrenza e di parità di trattamento tra gli operatori economici. E’ quanto ha accertato Anac con Atto a firma del Presidente approvato dal Consiglio dell’Autorità nell’Adunanza del 3 marzo 2025, a seguito dell’acquisizione di un esposto. La stazione appaltante (un grosso Comune del Sud Italia) - scrive Anac – “ha operato in modo non...
FOCUS: “La sentenza del TAR Sicilia n. 786/2025 : Principi Giurisprudenziali e...
Premessa La sentenza TAR Sicilia Catania, Sez. V, 28/02/2025, n. 786 affronta il tema della verifica dell’anomalia dell’offerta e dei requisiti di partecipazione nell’ambito degli appalti pubblici, fornendo chiarimenti interpretativi sulla corretta applicazione del D.Lgs. n. 36/2023. La decisione si incentra, in particolare, sulla possibilità di correggere refusi nell’offerta economica, sulla rilevanza della mancata indicazione del contratto collettivo nazionale del lavoro (CCNL) e sulla necessità di attivare il procedimento di verifica di congruità in caso di riduzione del costo della manodopera rispetto alle stime della stazione appaltante. [[CASESTUDY]] Refusi nell’Offerta Economica e Applicazione del Soccorso Istruttorio Il TAR ha chiarito che l’erronea indicazione di un servizio diverso nell’offerta economica, purché si tratti di un refuso evidente e non idoneo a g...
Premessa La sentenza TAR Sicilia Catania, Sez. V, 28/02/2025, n. 786 affronta il tema della verifica dell’anomalia dell’offerta e dei requisiti di partecipazione nell’ambito degli appalti pubblici, fornendo chiarimenti interpretativi sulla corretta applicazione del D.Lgs. n. 36/2023. La decisione si incentra, in particolare, sulla possibilità di correggere refusi nell’offerta economica, sulla rilevanza della mancata indicazione del contratto collettivo nazionale del lavoro (CCNL) e sulla necessità di attivare il procedimento di verifica di congruità in caso di riduzione del costo della manodopera rispetto alle stime della stazione appaltante. [[CASESTUDY]] Refusi nell’Offerta Economica e Applicazione del Soccorso Istruttorio Il TAR ha chiarito che l’erronea indicazione di un servizio diverso nell’offerta economica, purché si tratti di un refuso evidente e non idoneo a g...